Contrasto all’uso illegale del veleno

L'uso di esche o bocconi avvelenati è una pratica illegale che rappresenta una delle minacce più gravi per il nibbio reale. La dieta di questa specie, infatti, comprende sia piccoli animali vivi (roditori, insetti, lombrichi ecc.) che le carcasse di animali. Perciò il nibbio reale può morire avvelenato sia ingerendo eventuali bocconi avvelenati sparsi sul terreno che cibandosi di carcasse di animali morti avvelenati. Per contrastare questo barbaro crimine, il Parco Nazionale dell'Aspromonte ed il CUFAA (Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell'Arma dei Carabinieri) organizzeranno un corso destinato al personale del Reparto Carabinieri per il Parco che permetterà di qualificarlo nella prevenzione e gestione dei casi di avvelenamento.

Inoltre, Unità Cinofile Antiveleno del CUFAA effettueranno ispezioni periodiche nell'area di reintroduzione del nibbio reale ed in aree limitrofe per verificare l'eventuale uso di bocconi avvelenati. Le UCA svolgeranno anche ispezioni urgenti qualora si verificassero casi di sospetto avvelenamento di animali.

Il CUFAA dispone di 11 UCA che operano in tutta Italia, Calabria inclusa. Ciascuna unità è composta da un conduttore, da uno o due cani addestrati alla ricerca del veleno e da agenti di supporto. Le UCA sono in grado di individuare bocconi e carcasse avvelenati e di contribuire ad indagini ed eventuali perquisizioni.

Unità Cinofila Antiveleno durante un'ispezione

Africa, uno dei cani delle Unità Cinofile Antiveleno del CUFAA

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