Eccoli arrivati, finalmente: otto giovani nibbi reali nati in Svizzera sono temporaneamente ospitati nel centro di ambientamento del Parco Nazionale dell’Aspromonte e qui rimarranno per circa un mese prima di essere liberi di volare.
Il 23 giugno 2023 i giovani rapaci sono stati sistemati in due voliere che si affacciano sulla selvaggia e splendida fiumara Amendolea, dopo un viaggio in auto lungo 1.700 km durato due giorni che li ha portati dal Cantone di Friburgo alla Calabria.
A trasferirli sono stati Luca Pelle, referente del progetto LIFE MILVUS e responsabile del Responsabile Servizio Conservazione Natura e Biodiversità del Parco, e l’ornitologo Pierpaolo Storino, della Stazione Ornitologica Calabrese.
Nati circa un mese e mezzo fa nel Cantone di Friburgo, i nibbi reali sono stati prelevati nei nidi da un team di ornitologi svizzeri e a fine luglio saranno liberati in Aspromonte, dopo essersi ambientati ed aver completato la crescita sotto l’occhio vigile di due telecamere che permettono al team del LIFE MILVUS di monitorare il loro stato di salute e comportamento all’interno delle voliere.
Saranno questi i primi giovani esemplari ad essere rilasciati nel Parco per il programma di ripopolamento realizzato nell’ambito del progetto LIFE MILVUS; molti altri li seguiranno negli anni a venire.
La traslocazione dei nibbi reali è stata possibile grazie alla collaborazione insostituibile dell’ornitologo Adrian Aebischer, esperto della specie nonché assistente scientifico del Cantone di Friburgo. L’ornitologo ha supportato l’Ente Parco per le procedure autorizzative presso le autorità svizzere ed ha coordinato le operazioni sul campo per il monitoraggio dei nidi ed il prelievo dei giovani animali, coadiuvato da altri ornitologi e tree climbers: Pascal Grand, Christian Grand, Valentjin van Bergen, Paul Ducry e Henry Vigneau.
I giovani sono stati prelevati nei nidi all’età di circa 4-5 settimane dagli ornitologi svizzeri e, grazie alla disponibilità del Museo di Storia Naturale di Friburgo, prima del trasferimento sono stati ospiti nel centro recupero del Museo, affidati alle cure di Caroline Pittet, Boris Baeriswyl e Pascal Schoepfer.
La trafila burocratica per conseguire le necessarie autorizzazioni è stata complessa, complicata dal fatto che la Svizzera è un paese extra UE, ma l’Ente Parco ha potuto contare sul supporto del Cantone di Friburgo, dell’Ufficio Federale dell’Ambiente della Svizzera, dell’Ufficio Federale Veterinario della Svizzera, del Ministero degli Affari Esteri italiano e della Commissione CITES del Ministero dell’Ambiente italiano. Perché i nibbi reali potessero regolarmente essere trasferiti in Italia ha collaborato anche il Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.
Il 22 giugno i nibbi reali hanno lasciato Friburgo e, dopo una sosta a Ponte Chiasso per il disbrigo delle formalità doganali, grazie alla disponibilità dell’Ente Monti Cimini hanno potuto alimentarsi e trascorrere la notte al Centro Recupero Animali Selvatici della Riserva Lago di Vico, affidati alle cure del responsabile del CRAS Giampiero Tirone e del personale che opera nell’ambito del progetto LIFE LANNER - LIFE18 NAT/IT/000720 (Veronica Cippitelli e Damiano Antonelli).
Ora, nelle voliere del Parco Nazionale dell’Aspromonte, vengono accuditi da personale della Cooperativa Tutela dell’Aspromonte, che ha anche realizzato le strutture di ambientamento, e da ornitologi della Stazione Ornitologica Calabrese. Saranno questi ultimi a monitorare costantemente il comportamento e gli spostamenti dei nibbi reali una volta che saranno stati liberati, anche grazie ai piccoli dispositivi GPS dei quali saranno dotati.
A supportare il Parco in tutte le fasi della reintroduzione c’è l’Associazione CERM Centro Rapaci Minacciati, che ha alle spalle una lunga esperienza sulla specie e, in particolare, ha coordinato la sua reintroduzione in Toscana.
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