Lo staff del Parco Nazionale dell'Aspromonte ha visitato, nei giorni 4 e 5 dicembre 2019, il Centro Rapaci Minacciati CERM, struttura dedicata alla conservazione dei rapaci situata in provincia di Grosseto.
Il CERM è stato il fulcro di un programma di reintroduzione che, tra il 2007 ed il 2014, ha riportato il nibbio reale a volare in Toscana, dove si era estinto negli anni '70 del XX secolo. Qui, la complessa e delicata operazione di reintroduzione si è basata sul rilascio di 105 giovani nibbi reali prelevati in Corsica e in Svizzera (Cantone di Friburgo) e si è conclusa con grande successo, portando alla formazione di una nuova popolazione della specie ed alla sua espansione in vaste aree limitrofe. Al CERM i giovani nibbi reali trasferiti ogni anno da Corsica e Svizzera trascorrevano un periodo di ambientamento di circa due mesi per poi essere liberati.
La reintroduzione è stata realizzata nell'ambito del progetto LIFE Save the Flyers con il coordinamento dell'Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana UCMAG, capofila del progetto, ed il supporto di E-Distribuzione S.p.A., uno dei partner.ù
La metodologia che si prevede di adottare per la reintroduzione del nibbio reale nel Parco Nazionale dell'Aspromonte ricalca proprio quella impiegata in Toscana. Per questo, la visita svolta dallo staff del Parco, guidato dall'allora responsabile del progetto Dott. Antonino Siclari, è risultata molto utile per conoscere i dettagli tecnici dell'operazione e per ricevere indicazioni utili alla pianificazione delle attività da sviluppare.
Lo staff del Parco è stato accompagnato nella visita dagli esperti di Biodiversità sas, che avevano effettuato il coordinamento scientifico della reintroduzione in Toscana, e dai volontari dell'Associazione CERM, che avevano ha collaborato all'operazione e, in particolare, si erano occupati e continuano ad occuparsi del rifornimento di una stazione di alimentazione supplementare per i nibbi reali.